Autrice


Il suo autoritratto nel manga
Kazue Katō (加藤和恵 Katō Kazue) è una mangaka giapponese nata il 20 luglio 1980 a Tokyo. E' famosa soprattutto per Ao no Exorcist.


Lavori: 
- Ao no Exorcist
- HoshiOta (One shot)
- Miyama uguisu yashika jiken (One shot)
- Robo to usakichi



Intervista con l'autrice:

Intervistatore: Può raccontarci il suo percorso e, naturalmente, il suo debutto come mangaka?

Kazue Katō: Amo disegnare sin da quando ero piccola. Da giovane volevo diventare illustratrice di libri per bambini. Un giorno, quando avevo otto anni, mia madre mi comprò una rivista Ribon (una rivista specializzata sulle serie shojo, ndr). Per me è stata come una scossa: sono stata catturata dai disegni e dalle storie della rivista e per me è stato naturale scegliere la via che porta al mestiere di mangaka.



Intervistatore: E come è avvenuto il suo debutto professionale?

Kazue Katō: Verso i 19 anni ho proposto una storia a un editore, nel quadro di un concorso per il premio Tezuka. Quest'ultimo ha apprezzato il mio lavoro e ho ottenuto il secondo posto.



Intervistatore: Di che parlava quella storia?

Kazue Katō: Era un racconto abbastanza classico, incentrato sul genere fantasy. Ho raccontato di una caccia ad un drago.



Intervistatore: Quali sono i mangaka che l'hanno influenzata?

Kazue Katō: All'inizio sono soprattutto gli autori della rivista Ribon che mi hanno influenzata. Ho ugualmente apprezzato molto il lavoro di Gosho Aoyama con Yaiba e anche Katsuhiro Otomo. In fondo le mie fonti d'ispirazione sono tre, differenti l'una dall'altra!



Intervistatore: Lei ha debuttato con lo shojo, per poi passare abbastanza rapidamente allo shonen, perché? È un modo di fare frequente?

Kazue Katō: Per quelli della mia generazione è una pratica abbastanza frequente. Infatti mi sono resa conto che lo stile shojo non mi è congeniale...Per esempio, è impossibile per me passare delle ore a disegnare gli occhi grandi e brillanti (tipici degli shojo) di un personaggio. Mi sono rivolta di conseguenza verso gli shonen.



Intervistatore: Nelle serie lei si disegna spesso sotto forma di un coniglietto, perché questo animale?

Kazue Katō: In realtà adoro i peluches e mi piace disegnarli sin da quando ero più giovane. Il coniglio è un animale carino, per questo lo uso per i miei autoritratti.



Intervistatore: Come ha concepito la storia di Ao no Exorcist?

Kazue Katō: Ho immaginato la trama di Ao no Exorcist cercando di trovare delle nuove tematiche. Sebbene il tema dell'esorcismo non sia nuovo nei manga non è stato mai trattato nel senso “classico” del termine, cioè senza mescolarsi a uno o a più temi diversi.



Intervistatore: Secondo lei, quali sono gli ingredienti indispensabili per fare un buon shonen?

Kazue Katō: La cosa più importante è mettere in scena dei personaggi solidi con dei tratti ben elaborati, e di non trascurare gli aspetti drammatici della sua storia.



Intervistatore: Oggi è soddisfatta di Ao no Exorcist o le piacerebbe tornare indietro e rielaborare certi elementi della sua trama?

Kazue Katō: In realtà vorrei correggere parecchie cose! *Risata*. Per esempio vorrei rielaborare il secondo volume approfondendo la trama.



Intervistatore: Riesce a rispettare le date imposte dall'editore?

Kazue Katō: Sono parecchio stressata quando mi resta poco tempo prima della consegna delle tavole, ma in genere riesco a farcela. Fortunatamente il mio editore è tollerante! *Risata*



Intervistatore: Da dove ha tratto ispirazione per creare i personaggi principali?

Kazue Katō: Mi sono ispirata a dei personaggi degli shonen classici. Così il protagonista, Rin, talvolta è un po' stupido, ma si può contare su di lui, è degno di fiducia.



Intervistatore: Ha un'idea di quale sarà la fine della storia?

Kazue Katō: Ho immaginato più finali per Ao no Exorcist, ma non ho ancora deciso quale scegliere.



Intervistatore: Ao no Exorcist avrà una storia molto lunga, come quelle di Naruto o Dragonball?

Kazue Katō: Non lo so ancora, tutto dipenderà dal successo della serie in Giappone. Per adesso la serie è apprezzata dai lettori di Jump Square, dunque proseguirà! Incrocio le dita perché continui così!(Risata)



Intervistatore: Può dirci quali sono i suoi manga preferiti?

Kazue Katō: Akira e One Piece.



Intervistatore: Se non fosse una mangaka quale altro lavoro avrebbe voluto fare?

Kazue Katō: Un lavoro collegato al disegno. Illustratrice senza dubbio.



Intervistatore: Ha mai fatto un lavoro nel mondo dell'illustrazione, anche occasionalmente?

Kazue Katō: Sì, per mio padre che lavora nella pubblicità. Ho realizzato per lui diversi disegni e illustrazioni.



Intervistatore: Grazie mille!

Kazue Katō: Grazie a voi.